Collane di carte
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Come sappiamo, la mongolfiera per poter volare ha bisogno di lasciare a terra i pesi e le zavorre che la tengono ferma, di un po’ di calore e di un buon vento che la direzioni. E’ fondamentale che il pilota, senza nè un motore o un timone, “sappia abbandonare il proprio bisogno di controllo e di dominio” e che si faccia trasportare invece da una buona bussola.
E così nella vita i sacchi di sabbia e le zavorre che ci tengono giù e non ci permettono di “volare”, cioè vivere serenamente con noi stessi e con gli altri, rappresentano le nostre sofferenze, le nostre paure, tutti quei pensieri negativi come il credere di non meritare qualcosa e di non poter raggiungere la serenità, le preoccupazioni che ci affliggono e ci appesantiscono, i conflitti emotivi e relazionali…
è un buon vento e una bussola che aiuta ad alzarsi e a trovare la propria direzione verso il cambiamento.
Così si diventa piloti della propria mongolfiera, della propria vita, dove la libertà sarà quella di poter modificare l’altitudine di volo per trovare altri venti favorevoli.
In effetti, quando nella vita arrivano venti freddi e sfavorevoli, l’unico modo per poter continuare a “volare” è cambiare altitudine, trovare nuove risorse interiori, nuovi modi di pensare per adattarci alle richieste che la vita ci pone”Questa figura di può anche riferire alla forza del vento, visto che i suoi movimenti dipendono da esso. Per i nativi americani, esso rappresenta non solo la libertà, ma anche l’unità, l’eternità e, anche se non sembra, la solidità. Infatti, secondo i Navajo, gli Apache e gli Hopi, il vento protegge ed invoca forze proveniente da tutti e quattro i punti cardinali.Può simboleggiare anche l’innocenza e la spensieratezza. Non per niente, i bambini amano raffigurare le mongolfiere, per lo stesso motivo per cui amano disegnare uccelli ed aerei, e perché possono colorare il pallone come preferiscono